Dopo esattamente 17 giorni ininterrotti di sole o nubi e sole, eccolo il monsone. 15 agosto, ore 17.00 il driver arriva per portarmi all’aeroporto. Ultima tratta, via Bangkok, ritorno a casa.
Incomincia a gocciolare sempre più fitto, mentre la nostra auto si infila fluida nel traffico paralizzato. 18 km, 1 ora esatta. Fuori dai vetri il monsone imperversa, l”acqua scroscia da ogni dove e il cielo si illumina di lampi. I Vietnamiti sembrano impassibili sui loro motorini. Sfidano la pioggia e il vento indossando mantelle impermeabili e togliendosi le scarpe. Poi l’acqua riempie le strade e le marmitte si bagnano. Qualcuno si ferma e spinge. Temo che i voli saranno annullati. L’aeroporto è vuoto in modo irreale. Poi la tempesta si quieta e gli aerei decollano. Bye bye Saigon. So long Vietnam.