“In Africa avevo una fattoria ai piedi degli altipiani del Ngong. A centocinquanta chilometri più a nord su quegli altipiani passava l’equatore; eravamo a milleottocento metri sul livello del mare.” Lo rileggerò in volo verso la capitale del Kenya. Karen Blixen e la sua vita avventurosa in Kenya, di cui rimane ancora un museo a ricordo, in città. Quell’atmosfera coloniale che tanto effetto ha sul mio immaginario collettivo. Quella vita, quella vita quando viaggiare era viaggiare e non fare i turisti, quando Louis Vuitton inventava il baule piatto per i lunghi viaggi, quello che si poteva sovrapporre agli altri, sulle prime auto e in treno. Quando in viaggio si portavano suppellettili e abiti per ogni occasione. Quando il rito del tè delle cinque era irrinunciabile. Questo rito ho letto che in Kenya sopravvive ancora come una volta.