Scorre tranquilla e lenta la vita a Porto Santo. Il mio hotel è posizionato direttamente sulla lunghissima spiaggia. Sono ben 9 km di una sabbia benefica, fatta di conchiglie, resti della barriera corallina e vegetazione autoctona, erosi dal tempo passato, dal vento e dal mare. Quel mare non troppo freddo e non troppo arrabbiato, che stenti a ricordare che sia un Oceano. L’isola d’oro … capisco questo epiteto. E’ oro la sabbia fine e di colore giallo intenso, con cui praticano sabbiature, è oro il clima da eterna primavera, è oro il silenzio che la pervade, il suono del mare e la voce del vento. E’ oro il relax profondo che ti prende.
E’ una vita immersa nella natura. Non è solo mare e sole, ma lunghe passeggiate per sentieri tracciati, le gite in bicicletta e la corsa del mattino sulla battigia, ammesso di riuscire a svegliarsi. Perché alla fine un runner resta un runner con la pioggia e il con sole, quando sudi anche l’anima a ogni passo, quando i muscoli non si scaldano e a ogni espiro il fiato si condensa. Ad oggi questa runner si e’ limitata a lunghe camminate sulla battigia, evitando i sassi basaltici color indaco, ruggine, sabbia, grigio e nero, che emergono a ogni onda.
Quasi inesistente la vita notturna, solo qualche ristorante di medio livello e un paio di baretti sulla spiaggia.