Queste vacanze di Natale le ho pigramente passate a Milano tra amici, famiglia e qualche mostra alla Fondazione Prada e al Formafoto. Il 4 gennaio già di corvèe in ufficio, senza rimpianti. E’ stata una scelta. La primavera – fitti impegni di lavoro a parte – mi riserva diverse incognite. Non voglio sprecare giorni di libertà in vacanzine raffazzonate e stiracchiate. Posso impegnare le mie amate ferie (odio-amore di questa parola da lavoratori dipendenti) per cose più importanti. Guardo già alla primavera e alle città perfette per il sole. Si perché ci sono città da inverno e città perfette in primavera. Parigi e Londra, per me, sono invernali, al massimo autunnali. Il nord Europa è prettamente prenatalizio. Ma le città spagnole, ecco quelle sono da primavera, aprile o maggio, giugno al massimo. Fa già caldo e la luce è già estiva. Non solo Madrid, Toledo o Barcellona, ma anche e specialmente il profondo sud, l’Andalucia. Siviglia, Granada, ma anche altre zone, come Valencia (che ancora mi manca).
