Siviglia, aprile, solo qualche anno fa. Per godersi al massimo il viaggio, sfruttare ogni secondo, permettersi il lusso di girare quasi solo a piedi, è essenziale alloggiare in un hotel centralissimo.
[Lo dico sempre di alloggiare in centro. Memore di un orrido viaggio a Vienna, funestata da nevicate da piccola età del giaccio e un ricco -12°, che mi ha lasciato in regalo un capodanno con bronchite da febbre a 39, guarita solo con 20 iniezioni “intriciap“, come disse il medico di mia madre].
A Siviglia, avevo scelto un hotel boutique, che si è rivelato ancora più bello del previsto: las casas de la juderia. In pieno centro, a poche centinaia di metri dalla cattedrale, conserva un’atmosfera unica. Si tratta di 27 tipiche case andaluse, che sono state collegate tra loro, attraverso passaggi e patii. Ciascuna camera è arredata in modo unico, con mobili d’epoca e pavimenti in legno e dotata di ampie porte-finestre sui cortili moreschi . I cortiletti interni hanno spesso piccole fontane e sono piastrellati con le tipiche maioliche andaluse. Nel periodo estivo è disponibile una piccola piscina, situata sul tetto ed è anche dotato di una bella SPA. Sorge nel barrio Santa Cruz, il quartiere ebraico, come si intuisce facilmente dal nome dell’hotel.